Versi in gabbia |
“Cercare - trovare - perdere. Parole - voci - favelle. Il bisogno di trovare quello che si è perduto, di perdere ciò che si è trovato. Di parlare di sentire di spiegare... La ricerca di una reintegrata fisionomia e il desiderio di recuperare l’età dell’innocenza in un duro confronto con le contraddizioni, le asprezze, le disillusioni di una non sempre facilmente sopportabile quotidianità”“Looking for - finding - loosing. Words - voices - speeches. The need of finding what has been lost and loosing what has been found. Of speaking, of feeling, of explaining… The research of a reintegrated physiognomy and the desire to regain the age of innocence in a hard comparison with the negations, the roughness, the disillusions of a not always easily bearable everyday life.”
Ancora larva
Ancora larva bozzolo informe io sono uscita dal guscio molle.
Cerulei intrichi di folle bava hanno occultato sorgive polle.
In nuova plaga docili zampe stanno riempiendo capienti olle.
Avidità
Anch’io voglio Vivere e morire Ingorda Di occulti lacci Il collo Tendo All’estremità
Benigne ombre
Ho cercato parole antiche paterni volti.
Ho trovato voci romite benigne ombre.
Ho perduto favelle avite larvati sguardi.
Blefarite
Borsa dell’occhio greve Lugubre tumescenza, Epa di doglia pregna Fragile vaso, spandi Acri stille d’Amor. Roscido abisso inghiotti Irti virgulti aviti Tumoli di misfatti Ecco che s’apre il Cuor!
Cancrena d’amore
Premurosa detergo dalla madida fronte il tuo acre sudore.
Il mio corpo è d’usbergo ai tuoi riti devianti ai sussulti d’umore.
Negligente non tergo dal mio ventre grondante la cancrena d’amore.
Entro in te, buio albergo, dove Giano bifronte apre l’uscio al chiarore.
Correità
Complice nell’attesa Orco diventa Amico, Reduce dall’offesa Ritorna ancor Nemico. Esile conversione Ieri slegava te, Trappola inver beffarda, Adesso incastra me!
Depressione
Desidero Essere Penetrata Rovistata Esorcizzata Scarnificata Sublimata Immolata Olocausto Non Esisti
Essenza indifesa
Vorrei scollare la mia diafana crosta di pelle per darla a Te, vacillante Emozione essenza indifesa senza pelle.
Faretra di duro cuoio
Perché non smetto di trattenere i dardi appuntiti / suadenti che con orgoglio mi hanno trafitta?
Perché non cerco di sistemarli ormai penitenti / contriti nella faretra di duro cuoio?
Perché non voglio rimarginare i tagli impazziti / dolenti con oblïoso medicamento?
Figlia radiosa
Partorisci anche me dal tuo trepido ventre rigonfio, dolce Figlia radiosa. Alma linfa copiosa nell’osmotico eterno trionfo potrò infondere in te.
Guarigione
Generosamente Umetta, rinfresca, detergi Ascose pieghe riarse Rugose piaghe sconvolte! Incidi, seziona, asporta Glaucomi, oscuri tumori! Instilla, irrora, trasfondi Opime gocce olezzanti Nerigni fluidi elettuari Esperto mio Taumaturgo!
Labirinto
Getterò gli usati copioni le maschere crude dal palcoscenico del ventre che danza?
Entrerò con fresche pulsioni con palpebre nude nel labirinto della vita che avanza?
Madre / Tua Madre
Oh Madre, succhiavo ingordamente il tuo seno grondante che alla bocca annaspante pietosamente porgeva Tua Madre.
Maniaco
Madide ciglia supplici Alzan barriere fragili Nobile sguardo penetra Intime parti gravide Avide mani lùbriche Cingono poggi turgidi Orrido cappio in me!
Oppressione
Onusti Pensieri Premono Rapaci Emozioni Stringono Sudate Intuizioni Offuscano Niente Esorcizza me
Pànico
Pietosamente Accumulo Nulla Iniquamente Cedo Ogni cosa
Silente fragore
Non sento più la tua voce contenta convulsa confusa.
Non odo più le parole stringate spietate sincere.
Ascolto il silente fragore che assorda il mio fragile ardire.
Timida mano
Timida molle mano che sfiori il collo forte, perché diventa vano curvar le dita tòrte? Non osi ancor ghermire toccare o concupire, mano dal palmo esangue?
Versi in gabbia
Vibranti versi vaghi, Esposti con rigore Riposti con pudore, Senari ben racchiusi In strofe calibrate In rime incatenate, Non siete più ingabbiati, Grovigli di esercizi! Alzata è ormai la spranga Barbàglio di permesso Bagaglio d’ogni eccesso! Issate in alto il senso Avulso dall’invoglio!
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