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CONCORSO DI POESIA

Parole in libertà, Futurismo al Cioccolato

MINERVA EUROCHOCOLATE PERUGIA 2009

 

Prima classificata

 

"CHOC XOC CHOC XOC (papille scalpitanti)"

 

Gabriella Bertizzolo

Nel separé del Tempio del Piacere,

avvolta da languore voluttuoso,

un calice di vino sto per bere,

aspettando il mio amante turbinoso

che tutti i cinque sensi sa appagare.

Ecco che arriva il bel Theobroma scuro,

figlio di Quetzalcoatl il dio serpente,

di Satana e Cupido cocco puro;

in lui il futuro accelera il presente

in libertà di metrica e di gusto...

Prima lo spoglio senza freno alcuno

-con gli occhi intendo, affondo con lo sguardo-

sento di non temere più nessuno

dei vecchi diktat, ascesi o baluardo!

Di una cosa son certa: IO LO VOGLIO!

Gli tolgo poi la veste luccicante:

solido sublime impertinente

e impudico, ma docile - all'istante -

oggetto del mio sogno impenitente

che si dilata nella pasta bruna.

Ora la mano verso il bozzo allungo,

nido forse di appetibile nocciola;

bernoccolo, bitorzolo di fungo

solletica l'olfatto e mi fa gola,

stuzzicando papille scalpitanti.

Adesso in bocca porto finalmente

questo duttile CHOC XOC colato,

onomatopea arrendevole anche ai morsi,

delizia liquefatta nel palato,

libertà di parola sciolta dai rimorsi!

 

 

 

MOTIVAZIONE scritta dal prof. LUCIANO LEPRI, Presidente del Premio

 

"Gabriella Bertizzolo è riuscita ad entrare pienamente nello spirito del Concorso coniugando in maniera unica storia, sensazioni e voglia di nuovo in un mix capace di unire cultura, ironia e sensibilità con una perfetta armonica costruzione stilistica"

 

"LUNGA VITA ALLA SIGNORA…FRAGLIA"

 

Uve garganeghe, tocai e vespaiole

a lungo appassite sui graticci,

bene torchiate e poi lasciate sole

a fermentare in botti di speranza,

producono un passito d’eccellenza.

 

Fu citato nel Giornale di Vicenza

nel Millenovecentoundici davvero

questo nettare di autentica eccellenza,

che prima ancora da Marino avvocato

“Vespaiuolo Breganzino” fu chiamato.

 

Ma quello che sorprende specialmente

è il gusto “dolce-non dolce”: lo asserisce

della strada e dei vini il presidente,

estimatore di nettare ed ambrosia

Fausto, l’enologo per antonomasia!

 

Da Fogazzaro citato e dal Piovene,

forse anche da Ezzelino fu gustato

questo speciale vino delle Tre Venezie,

così indicato nel Corriere della Sera

e oggi qualcuno lo ricorda ancora.

 

Ottimamente ai Torresani unito

- come bene osservava il Perbellini-

il Torcolato, secondo antico rito,

forma le TT, icona di Breganze,

fulgida officina di esperienze.

 

Il suo umore schiarisce ambivalenze,

a placare i bisticci pensa il gusto

ammiccando ad insolite licenze;

e nelle ormai famose Noterelle

Azzolin non racconta certo balle!

 

E ed in quest’anno dai segnali belli,

sono certa che la prima spremitura

sono certa che la prima spremitura

darà al Priore e a tutti i confratelli

favore, appoggio e acume nell’offrire

degni mantelli a valenti messaggeri.

 

 

Poesia scritta nel 2010 a commemorazione della Magnifica Fraglia del Torcolato di Breganze

 

 

 

SONETTI PER I MIEI SANTI

 

 

San Gabriele Arcangelo

FESTA: 24 marzo L’Annunciazione

29 settembre: SS Arcangeli Gabriele, Raffaele, Michele

Patrono dei diplomatici, dei lavoratori alle poste ed ai telefoni

 

Nella Bibbia sta scritto che Gabriele

d’aiuto fu nell’interpretazione

delle vision che piovvero a Daniele,

profeta di elevata introspezione.

 

Vaticinò l’arrivo del Battista

all’anziano e credente Zaccaria

e annunciator fu eletto nella lista

di Gesù Cristo all’umile Maria.

 

Dai messaggeri assunto qual patrono

a  Michele e a Raffaele unito, 

al ventiquattro marzo dà fulgore.

 

E all’Arcangelo mio dolce tutore,

di così pregni incarichi insignito

con nutrita Speranza mi abbandono.

 

 

San Bassiano vescovo 

FESTA: 19 gennaio

Patrono di : Lodi e Bassano del Grappa

 

In Piazza Libertà s’ erge maestoso

il vescovo di Lodi, San Bassiano,

che per gioco d’assonanza curioso,

patrono venne eletto di Bassano.

 

Con pastorale, mitra e fregi belli

e l’animal mansueto accovacciato

dal Marinali sculti e dai fratelli,

provvida man rivolge a chi qui è nato.

 

Il santo è festeggiato da ciascuno

il diciannove del primiero mese,

di grandi eventi per Bassan foriero.

 

E un priego innalzare al condottiero

che la città rafforzi con difese

pur nel Duemilatre sembra opportuno.

 

 

San Gaetano Thiene 

FESTA: 7 agosto

Patrono di Thiene, venerato come il “Santo della Provvidenza”

 

Nato a Vicenza, Gaetano Thiene,

gli onori e i dì mondani abbandonati,

sarcedote si fe’ e a piene mani

fu servitor degli umili e ammalati.

 

Eccellendo in diritto e teologia

nella prima metà del Cinquecento

a restaurar s’adoprò con valentia

il clero sì corrotto in quel momento.

 

Spietata lancia contro i Protestanti

contro l’usura e la speculazione,

diventò l’Ordine suo dei Teatini.

 

Ed oggi, sette agosto, cittadini,

il patrono di Thiene, a profusione,

invochiamo, devoti, tutti quanti!

 

 

San Giovanni Battista De La Salle

FESTA: 7 aprile

Protettore degli insegnanti

 

Da nobile famiglia nacque in Francia

Giovanni de La Salle che, tonsurato,

canonico di Reims, fu poi ordinato

sacerdote di Cristo, prode lancia.

 

Con ardimento allora inusitato,

fondò scuole per giovani indigenti

e sempre vòlto al crescer delle menti,

dei novizi seguì l’apprendistato.

 

Innovator di metodi e sistemi,

pur tra discordie e veti fuorvianti,

proseguì con indomita energia.

 

E al patrono di tutti gli insegnanti

mi rivolgo con fé perché non scemi

il suo raggio che illumina la via.

 

 

San Giovanni della Croce

FESTA: 28 settembre

Protettore dei mistici e dei poeti

 

Di nobile famiglia di Toledo,

Giovanni dai talenti eccezionali,

di picciol dimensioni corporali,

fu colossal teologo ed aedo.

 

Gli Scalzi egli fondò Carmelitani,

ma di gelosie vittima innocente

perché voleva riformar la gente,

subì la prigionia e soprusi vani.

 

In prosa ed in poesia scrisse di peso,

avendo come mèta un ascetismo

che fosse attivo, gravido di bene.

 

E al protettor dei poeti mi conviene

impetrar patrocinio e virtuosismo

per proceder nell’opra che ho intrapreso.

 

 

S. Matteo

FESTA:21 settembre

Patrono di Asiago; protettore dei banchieri e degli esattori delle imposte

 

Il ventun di settembre è festeggiato

il patrono di Asiago, San Matteo,

che, prima di venir da Dio chiamato,

fu gabelliere, pubblicano reo.

 

Apostolo di Cristo, evangelista,

scrittore dal divin fuoco ispirato,

dotato di verace e acuta vista,

con la spada fu alfin martirizzato.

 

Mentre seduto l’Evangelio scrive,

con l’alabarda, emblema del supplizio,

o col libro dei conti è figurato.

 

Il tutor dei banchieri va invocato

con devozione ed animo novizio,

ché l’altipian protegga e chi ci vive.

 

 

(inediti, segnalati al Concorso “Le voci dell’anima”, Cartura 1992)

 

 

ALTRI SONETTI

 

DERIVA
Come puoi con accento acre e spietato
il nostro amor mandare alla deriva,
col tuo no triturar la carne viva
di chi ti fu amante ed alleato?

Del deserto tu sei la risorgiva
d’acqua fresca che giunge all'assetato;
la Passione e il Piacere carcerato
come Ben Hur tu togli dalla stiva!

Meglio morir che senza te campare:
un supplizio sarebbe senza tregua
che il mio cuor non potrebbe sopportare!

Eccomi pronta, fiera di tornare
là dove il mondo piano si dilegua
verso l'abisso che somiglia al mare!

 

MEDICAMENTA
Sempre ti amai, dolce terra natia,
che ti specchi nelle acque della Brenta,
e sempre te cercai con nostalgia
nel suolo altrui con anima mai spenta.

Senza tregua sentieri e nuova via
imboccavo, caparbiamente intenta
a scovare segreti d’alchimia
che fossero al mio cuor medicamenta.

Ma non trovai rimedio né la pace
per questa mente fiera e tormentata
da dubbi antichi e labile visione.

Ora che alfine sono ritornata,
a Santa Croce, dove tutto tace,
accoglimi con giusta compassione!

ARCANI FLUTTI
Spinta da arcani flutti iridescenti,
dopo caparbia e voluttuosa attesa,
ancora audacemente sono scesa
nell’abisso di gioia e di tormenti.

Risucchiata da nostalgie suadenti,
senza cera nei timpani a difesa,
con il capo all’ingiù ero protesa
a cercar le tue mani impenitenti.

Testardamente sempre te volevo,
amnesia di memoria che delizia,
elisir di indomabile piacere.

Nei fondali del mar, senza nequizia,
immemore del tempo e del dovere,
ti trovavo ma ancora me perdevo.

 

RAGIONE E SENTIMENTO IN UN SMS
Se nel display del sacro cellulare
si illumina l’icona della posta,
magiche intese sogno senza sosta,
ma gli occhi non ardiscono guardare.

Come supplice attendo la risposta,
mentre dentro di me sento duellare
il cuore e l’intelletto: cosa fare?
Al pollice concedo il nullaosta…

Il tasto premo ed ecco un luccichio
di simboli e richiami al Sentimento
che inducono a salvare il bel messaggio.

Se invece alla Ragione è reso omaggio
con prosastico dire e pur memento,
l’asserzione cancello e scrivo io!

 

A RAGIONAR CON YOSHI E L’OCA MUTA
Un dì s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, mi vedrò seduta
sulla riva del Brenta col Nintendo,
a ragionar con Yoshi e l’oca muta.

Gli occhi su Mario Bros nella sua tuta
saran distratti presto da un crescendo
di qua qua qua di un’anatra pennuta
che riemerge dal fiume starnutendo.

Fra gallinelle d’acqua e una garzetta,
all’ombra di un bel pioppo o di un ontano,
le imprese dei miei eroi saran trastullo.

E rimembrando i versi di Catullo,
cui Ugo attinse di sua propria mano,
darò commiato alla convulsa fretta.

 

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Le foto all'autrice utilizzate per questo sito sono state realizzate dall'arch. Silvia Galvan